9 e 10 luglio: due gite in Valle Stura ricordando Ago

Anche quest’anno il week end estivo del Gruppo non ha tradito le aspettative!

Eravamo in 8 al ritrovo delle 6,30 di sabato 9: un piccolo gruppo,  con davanti la prospettiva di due giorni di camminate in amicizia, propiziati anche dal meteo che prevedeva bel tempo fino al pomeriggio di domenica.

La prima giornata ci ha portati nel vallone di Neraissa, sopra Vinadio. Una gita con circa 1100 metri di dislivello, a partire dalla borgata di Neraissa superiore (1520 m) ai 2615 metri del Monte Savi. Salita direttamente dal “gias”  a circa 2100 metri e rientro passando dal Colle Moura delle Vinche (2434 m) prima di ripercorrere tutto il vallone.

I panorami mozzafiato dalla cima e dal colle, il cielo terso e le formazioni calanchive (compresi i funghi di pietra, i “ciciu”) hanno riempito i nostri occhi di bellezza. Potete vedere qualche esempio nelle foto seguenti, realizzate da Emilio, dove i paesaggi sono inframmezzati con la testimonianza della nostra presenza.

 

 

La sera ci ha accolti l’Albergo Roburent a Bersezio, dove ci siamo ritemprati con un’ottima cena. Attorno al tavolo – complici le generose libagioni –  la presenza di Agostino, che ci aveva accompagnato per tutta la giornata tra battute e brevi osservazioni, si è fatta memoria e racconto di episodi e personaggi che hanno incrociato la vita di Ago e del nostro Gruppo di sciatori ed amici della montagna. In quella sola serata ho saputo su Agostino molte più notizie che nei tanti anni di frequentazione del nostro gruppo!

La mattina seguente ci hanno raggiunto Guido e Silvana e abbiamo risalito la valle in auto fino ad Argentera, da cui siamo partiti per un bel giro ad anello: percorrendo tutto il vallone con 900 metri di dislivello abbiamo raggiunto il Colle del Puriac (2506 m) e siamo scesi passando dalla Bassa di Colombart per raggiungere Ferriere e  poi arrivare direttamente in valle all’altezza dell’Albergo Roburent.

In questa giornata non ci siamo fatti mancare niente: la bellezza del paesaggio, la compagnia delle marmotte, il delizioso abitato di Ferrere ed il suo piccolo museo della vita contadina, fino alla pioggia che ha accompagnato l’ultima ora di discesa.

Il momento più commovente per tutti è stato certamente alla Bassa di Colombart, dove è presente una campana dedicata “agli amici che hanno amato la montagna” e che tutti abbiamo suonato in ricordo di Agostino.

Trovate la testimonianza di tutto nelle foto seguenti.

 

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